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Il frate cappuccino milanese Valeriano Magni (morto nel 1661) ebbe un ruolo centrale nello ristabilimento della Chiesa cattolica in Boemia, nella prima metà del '600. La metodologia utilizzata dal cappuccino lombardo (la creazione di seminari per una formazione adeguata del clero, la ricerca di un approccio con i protestanti basato sulla tolleranza e non sulla coercizione), ecumenicamente all'avanguardia, gli procurò notevoli frutti apostolici, ma anche molte avversità da parte di altre forze cattoliche che non condividevano queste novità. L'attività del Magni è documentata dall'epistolario conservato presso la Congregazione de Propaganda Fide, 46 lettere inedite che vengono pubblicate in appendice al presente volume.